In Emilia Romagna esiste una ricetta antica dalle origini incerte, buonissima, ma non così conosciuta se non all’interno dei confini regionali. Si tratta della torta di tagliatelle chiamata anche torta ricciola.
Le prime testimonianze della ricetta risalgono al XIX secolo quando la ricetta appare in un libro di ricette. La tradizione vuole che venga preparata il giorno il 13 dicembre, il giorno di Santa Lucia, e consumata a Natale. È in generale una torta piuttosto laboriosa per questo si cucina di solito in occasioni speciali.
È composta da una base di pasta sfoglia farcita con mandorle e zucchero e ricoperta da tagliatelle all’uovo che durante la cottura in forno diventano croccantissime. Si dice che le tagliatelle utilizzate sulla parte superiore della torta siano in origine un omaggi ai lunghi capelli biondi di Lucrezia Borgia.
Si serve solitamente dopo aver bagnato la superficie con liquore all’anice.
Per la frolla
250 g di farina
90 g di zucchero
140 g di burro
1 uovo
1 pizzico di sale
Per le Tagliatelle
1 uovo
100 g di farina
Per il ripieno
300 g di mandorle
300 g di zucchero
Burro q.b.
Finitura
4 cucchiai di liquore all’anice
Zucchero a velo q.b.
Unisci gli ingredienti della frolla e impasta velocemente fino a formare un panetto di pasta, coprilo con della pellicola trasparente e ponilo in frigo per almeno mezz’ora. Per le tagliatelle impasta l’uovo e la farina, stendi la sfoglia sottile e taglia delle tagliatelle di 3-4 millimetri di larghezza. Trita le mandorle, stendi la frolla e fodera una teglia imburrata e infarinata. Farcisci alternando strati di tagliatelle a zucchero e mandorle e disponi sulla superficie qualche ricciolo di burro. Cuoci in forno già caldo a 160° per circa 40 minuti. Quando è cotta inumidisci la superficie con il liquore all’anice e, quando si sarà raffreddata spolverizzala con dello zucchero a velo.