Un panino farcito è un perfetto spezzafame a metà mattina o nel pomeriggio. Può sostituire anche un pasto, facendo attenzione agli ingredienti che si utilizzano può diventare un buon piatto unico. È goloso e sfizioso, se preparato in porzioni ridotte può essere un perfetto finger food per aperitivi o buffet.
La farcitura è indubbiamente molto importante, ma anche il pane può fare la differenza, scegliere il tipo di pane giusto in base agli ingredienti è importante se si vuole ottenere un panino perfetto. Per preparare un panino davvero buono è necessario un po’ di attenzione ed impegno, con pochi e semplici trucchi però il risultato sarà un successo assicurato.
Ma qual è l’origine del pane? Ci sono testimonianze che risalgono all’epoca dell’homo erectus che fanno pensare che già a quei tempi fosse consumato un preparato simile al pane. Si preparava infatti quello che si può considerare un antenato del pane. Venivano macinati dei cereali fra due pietre, e il prodotto così ottenuto si mescolava con acqua e veniva cotto poi su una pietra rovente.
Furono poi gli Egizi a scoprire intorno al 3500 a.C. la fermentazione, iniziarono dunque a far riposare l’impasto e a cuocere l’impasto il giorno successivo, in questo modo risultava più soffice e fragrante.
I Greci erano ottimi panificatori, ne producevano più di 70 diverse qualità e aggiungevano alla ricetta base anche latte, olio, erbe aromatiche o formaggio. Furono anche i primi a panificare di notte in modo che il pane fosse pronto per essere venduto la mattina presto.
Oggi i tipi di pane sono davvero numerosi, con sapori diversi a seconda delle farine utilizzate, particolarmente saporiti, quando tra gli ingredienti si aggiungono noci, pomodoro, formaggio o salumi e aumenta anche la produzione di pane senza glutine adatto ad intolleranti, celiaci o allergici.
Si può proprio dire che ce n’è per tutti i gusti!